Lo studio di pre-fattibilità è stato redatto nel 2009 in collaborazione con GEODATA s.p.a. e RISI s.r.l. presentato il 4 novembre 2009 alle istituzioni.

 

Le esperienze europee e nazionali indicano nell’adozione di un sistema innovativo di trasporto pubblico a guida vincolata, possibilmente in sede riservata e protetta, dotato di adeguata capacità ed elevata frequenza del servizio reso, in grado di garantire più elevati livelli di integrazione urbana anche sul piano dell’interscambio con la mobilità privata e rispetto alle reti della mobilità pubblica, la direzione proficua da intraprendere per risolvere le maggiori criticità connesse all’accessibilità dell’area centrale ed affrontare efficacemente i nuovi problemi introdotti dalla creazione di nuove polarità esterne all’area.

Sotto il profilo tecnico, l’obiettivo generale è costituito da una ripartizione della domanda di mobilità tra i vari modi di trasporto che attribuisca al trasporto pubblico una quota prossima al 50%.

In sintesi, si dovrà delineare un piano che proponga:

  • Incremento dei livelli di copertura territoriale
  • Diminuzione dei tempi di utilizzo attraverso principalmente un aumento delle frequenze di resa del servizio
  • Implementazione del Sistema per fasi consentendo al servizio attuale di mantenere i livelli esistenti.

Il Nuovo sistema dovrà configurarsi come un sistema di trasporto in sede propria, fissa, riservata senza interferenze con le altre reti di trasporto che consenta di servire economicamente flussi di utenti/ora al di sopra di una certa soglia di domanda. Si tratta di configurare una struttura del sistema che individui il mix più efficiente ed efficace tra i mezzi alternativi, per ogni soglia di domanda e/o dimensione dell’insediamento urbano: dai soli mezzi ettometrici alla metropolitana.

Un punto decisivo della componente in sede propria del Nuovo Sistema è costituito dalle fermate – stazioni previste lungo il suo percorso.

La loro giusta distribuzione nel tessuto urbano dovrà permettere:

  • una distanza massima di accesso alle fermate di 300 m in linea d’aria (5 minuti c.a, a piedi);
  • una distanza media tra le fermate di c.a. 400 – 500 m;
  • una connessione con mezzi integrativi di trasporto ettometrici delle aree e poli di grande attrattività
  • una riduzione significativa del tempo di viaggio

Il progetto del nuovo sistema di Trasporto Pubblico Locale per la città di Macerata presenta in sintesi i seguenti contenuti:

  1. Ipotesi di trasformazione del tratto ferroviario esistente tra le stazioni di Mogliano-Corridonia (Piediripa) e Sforzacosta, comprendente la stazione di Macerata centrale, dell’estesa di Km 11,5 circa, in un nuovo sistema di trasporto pubblico locale a guida vincolata, in sede propria.
  2. Fattibilità della nuova connessione ferroviaria tra le attuali stazioni di Corridonia-Mogliano e Sforzacosta della linea Civitanova Marche-Albacina. Il tratto presenta una estesa probabile di circa 5,5 Km.
  3. Fattibilità dell’adeguamento delle stesse stazioni citate al contemporaneo ruolo di transito, per la linea ferroviaria citata e di testa, per la nuova eventuale metrotramvia, costituita dal tratto urbano esistente, della lunghezza di circa Km 11,5 di collegamento tra le stesse stazioni citate.
  4. Fattibilità dell’adeguamento delle due stazioni citate, comprensive dei loro intorni urbani, al nuovo ruolo di scambio intermodale ferro-gomma e di terminale per la mobilità ciclo-pedonale e dell’incremento del numero di fermate per la nuova metrotramvia.
  5. Sistemi ettometrici di collegamento tra la nuova linea metropolitana e le aree e poli di grande attrattività come il centro storico cittadino.