Il fabbricato oggetto di intervento insiste nell’area di Piazza Cavour, uno degli spazi verdi urbani principali collocati all’interno del tessuto cittadino di Ancona. Il Chiosco è dichiarato di interesse culturale con D.D.R. n.81 del 02.05.2011 e insiste su una Piazza dichiarata di notevole interesse pubblico con Decreto Ministeriale 12.12.1959.

La piazza si presenta coma una specie di piccolo giardino botanico: è infatti caratterizzata lungo tutto il perimetro da un camminamento pedonale pavimentato e cinto da un doppio filare di alberi mentre nella parte centrale ci sono numerose aiuole con molte varietà di piante e la superficie calpestabile è coperta con ghiaia, ad eccezione del camminamento principale che la attraversa longitudinalmente.

Fronte laterale

A luglio del 2016 è stata completata la nuova sistemazione della parte ottocentesca della piazza, che in parte è stata restaurata nel suo aspetto originario.

Vista generale al tramonto

Il fabbricato del Chiosco è collocato nell’angolo sud-est in corrispondenza della fascia pavimentata di collegamento pedonale che circonda la piazza. Il bordo del lato lungo del volume del Chiosco coincide con la linea di separazione tra la fine della zona pavimentata e una fascia asfaltata, entrambi pedonali.

“Il manufatto con destinazione commerciale è da ascrivere come anni della costruzione, mediante l’osservazione delle linee architettoniche, ad un periodo compreso tra la seconda metà degli anni ’50 e l’intero decennio degli anni ’60. Semplice nella forma così come nell’uso dei materiali, ha subito delle trasformazioni continuando tuttavia a serbare un qual sapore di “corrivo” razionalismo più cercato che ottenuto”

Si ipotizza che intorno agli anni 50/60 nella stessa collocazione sia stato realizzato un nuovo volume a sostituzione del precedente. Da una lettura e interpretazione della planimetria catastale sembra che sia stato effettivamente demolito un manufatto esistente più piccolo e realizzato in muratura e c.a. un volume che in linea di massima corrisponde all’attuale conformazione planimetrica del Chiosco.

Collocato nell’angolo sud-est di Piazza Cavour, è stato utilizzato per attività di bar fino al 2015, quando hanno avuto inizio i lavori di recupero e riqualificazione della piazza. L’intervento al Chiosco è diventata occasione per ridare ulteriore vita ad uno spazio urbano da pochi anni risistemato attraverso la valorizzazione di un manufatto simbolo iconico di un periodo della vita cittadina. Oggi l’intervento prevede il completo restauro e rifunzionalizzazione dell’oggetto adibito a street-food con la riorganizzazione degli spazi interni ed esterni.

Il chiosco consiste in un piano fuori terra e in una parte interrata comunicante internamente con una botola. In pianta è di forma rettangolare con parti smussate agli angoli e dimensione esterne massime longitudinale pari a circa 6.50m e trasversale circa 2,80 m.

In alzato il volume si estrude perpendicolarmente fino ad una altezza di circa 3.29 m ed è coronato da una copertura con soletta sporgente in aggetto lungo tutto il perimetro.

Estratti del Progetto esecutivo

Si è previsto di mantenere completamente inalterata la forma architettonica dell’oggetto facendo risaltare la scansione regolare delle aperture sulle due facciate simmetriche in contrapposizione con l’aggetto di copertura dalla forma arrotondata.

In copertura si è previsto il posizionamento di un telaio in ferro verniciato ricoperto da una lamiera stirata secondo disegno di progetto e nello stesso colore della facciata con funzione di mascheramento delle macchine frigorifere.

Rapporto interno – esterno

Spazio interno del Chiosco al Piano Terra

Il mensolone esterno esistente quota bancone verrà riposizionato ed esteso anche al fronte opposto per accentuare la simmetria. Questo elemento realizzato in legno e staffe di aggancio in ferro verniciato. In corrispondenza della chiusura orizzontale della soletta in aggetto sono state posizionate due tende a rullo, una per lato, che permettono di ombreggiare le fasce longitudinali a contatto con le aperture finestrate. La tenda è stata pensata con una soluzione tecnica molto semplice con un sistema avvolgibile manuale e aste metalliche a supporto durante l’apertura. L’impiantistica è stata tutta completamente rifatta ex novo. La nuova rifunzionalizzazione dello spazio del piano terra ha previsto la riorganizzazione degli spazi e di tutta l’architettura interna del Chiosco.

Prove tecniche nella fase finale dei lavori
prove tecniche dell’illuminazione esterna

L’idea alla base dell’effetto illuminotecnico è basata sul concetto che permette di confondere lo spazio interno e quello esterno urbano. E’ stata quindi esaltata e resa omogenea l’illuminazione interna con un sistema a luce indiretta calda che viene percepito dall’esterno in modo armonioso e piacevole.  Esternamente alcuni corpi illuminanti puntuali permettono di illuminare delle occasioni di stazionamento lungo il mensolone perimetrale.

Il fronte principale in rapporto allo spazio esterno e al Dehor

La colorazione omogenea e neutra permette di mantenere un aspetto gradevole e poco impattante sia con il colore della pavimentazione che con le alberature enfatizzando la scelta del colore per la comunicazione (azzurro RAL 6027) in modo da renderlo più incisivo e immediatamente riconoscibile. Il mascheramento dell’impiantistica con lamiera stirata in copertura anche da una distanza ridotta si percepisce poco in quanto è stato pensato arretrato rispetto al filo esterno dello sporto. La tenda con rullo è una superficie molto morbida che si sposa con la fluidità del verde in modo simmetrico su ambo i lati. Il percorso pedonale pavimentato che lambisce il Chiosco è stato mantenuto libero in modo da non interrompere la passeggiata urbana attorno alla piazza. Lo spazio del DEHOR è stato infatti pensato lungo la fascia opposta.

Fotografie: Maurizio Toni photographer-Archivio MAC Architect-MassimoMarcelliDesigner

Il Chiosco in notturna