Un piccolo oggetto che vuole instaurare un dialogo tra il paesaggio e chi vive lo spazio aperto e chiuso. Servendosi di vetrate su tutti i lati rende possibile la vista sul mare a 180 gradi. L’idea era creare qualcosa di semplice ma di elevata qualità, in grado di favorire la conoscenza del luogo inteso come superficie e di riflettere l’impegno per il consolidamento e per lo sviluppo di un migliore rapporto con la natura.

L’esigenza della clientela era quella di recuperare uno spazio poco funzionale ma nello stesso tempo collocato in posizione estremamente interessante che permette di relazionarsi direttamente con il blu del mare e l’azzurro del cielo.

configurazione planimetrica dell’intervento

Questo intervento cerca di mettere in discussione la validità del rapporto attuale tra il consumo del legno e le tendenze di moda. Contrariamente alla percezione comune, non tutte le foreste stanno scomparendo. La vasta foresta di latifoglie americane per esempio, è una risorsa in rapida espansione e il suo volume è più che raddoppiato negli ultimi 50 anni. Tuttavia, a causa di tendenze di moda e colori, la domanda è troppo spesso focalizzata su alcune specie, mentre molte altre sono poco utilizzate e lasciate nella foresta, un’occasione persa per il design.

Questo intervento non parla solo di legno ma del suo rapporto con il cielo e il mare, due elementi del paesaggio che in questo caso giocano un ruolo predominante. Le diverse essenze di legno tra cui anche alcune di latifoglie Americane si componono insieme per rilasciare un effetto complessivo pressochè omogeneo e neutro.